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Cinzia Ciarmatori e la Telemedicina

Cinzia Ciarmatori Medico Veterinario esperto in Omeopatia e in Nutrizione, Alimentazione e Dietologia Clinica degli Animali da Compagnia, da oltre venti anni si occupa di cura degli animali non umani in modi e ambiti diversi: dalla clinica alla divulgazione scientifica, dalla medicina integrata alla nutrizione, dalla scrittura all’insegnamento.

– Cos’è la telemedicina Veterinaria?

Si tratta di un modo differente di erogare una prestazione sanitaria, che sfrutta le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Anche una telefonata al proprio medico è Telemedicina!

La diffusione di dispositivi come smartphone e tablet ha trasformato radicalmente la comunicazione e la relazione dei pazienti e dei familiari dei pazienti con i propri medici e veterinari curanti e la Telemedicina è un modo per garantire prestazioni mediche di qualità, a patto di tracciare correttamente limiti e confini: una consulenza a distanza non può sostituire in alcun modo una visita in presenza e la salute e la sicurezza dei pazienti devono avere la priorità.

– Quali sono gli ambiti in cui viene applicata?

Sia in medicina umana che in veterinaria sono tantissimi gli ambiti di applicazione, quasi ogni branca specialistica può avvalersene: in Telemedicina è possibile sia mettere in contatto i pazienti o i loro familiari con medici e specialisti, oppure collegare tra loro medici e operatori sanitari che sono in differenti luoghi in modo da poter discutere insieme un caso e avvalersi di competenze diverse.

Non a caso l’OMS ha iniziato ad impiegare la Telemedicina nell’ambito delle missioni umanitarie già nel 2005.

In medicina veterinaria si usa molto in alcuni ambiti, la nutrizione ad esempio, ma anche la medicina del comportamento.

Ma può servire anche prima di una visita per raccogliere informazioni sul caso, oppure per seguire l’andamento di un paziente che ha subito una chirurgia tra un controllo in presenza e quello successivo.

I campi di applicazione sono molti.

– Quali sono i limiti e le possibilità?

Il limite principale è legato all’impossibilità di compiere una visita clinica, con le manualità che le sono proprie.

Ma ci sono numerosi vantaggi: la possibilità di raggiungere specialisti lontani fisicamente senza dover compiere lunghi viaggi, limitando così anche condizioni di stress agli animali.
È possibile chiedere un secondo parere quando se ne sente il bisogno.

Si può anche scegliere di consultare professionisti che si occupano di approcci di cura differenti e chiedere loro di mettersi in contatto con i medici veterinari curanti per creare un’equipe, a tutto vantaggio dei pazienti.

– Perché ha deciso di dedicare un libro a questo argomento?

Ho scelto di scrivere questo libro per poter condividere con colleghe e colleghi la mia esperienza nell’ambito della Telemedicina, legata sia alla mia pratica quotidiana che ai miei studi.

Credo sia importante conoscere le nuove tecnologie emergenti per poterle utilizzare correttamente, ma anche per conoscerne i limiti e i pericoli.

Big Data e Intelligenza Artificiale non sono il futuro, sono già presenti in modo sempre più pervasivo anche in medicina ed è importante prenderne atto.

– A chi è rivolto questo libro?

Telemedicina e Nuove Tecnologie in Veterinaria è dedicato in particolare ai medici veterinari che vogliano iniziare fin da subito ad introdurre ed integrare questo servizio nella propria pratica quotidiana, ma anche agli appassionati di nuove tecnologie in medicina.

Per i professionisti della salute, veterinari ma anche biologi e tecnici, sono previsti 25 crediti ECM per l’aggiornamento professionale, ma può essere letto a prescindere dai crediti.