FABIO MARTORANA artista e uomo dalle mille sfaccettature, da protagonista di Uomini e Donne fino al nuovo spot della Iliad e alla sua musica, attualmente in uscita con il brano L’Essenza migliore dedicato a sua figlia Flavia, lo abbiamo incontrato per farci raccontare questa sua lunga e profonda esperienza di vita. Una lunga ed intensa intervista, tra lavoro, passioni ed affetti, per scoprire la persona oltre il personaggio:
– Ciao Fabio, partiamo subito: artista eclettico, hai partecipato alla trasmissione condotta da Maria De Filippi Uomini e Donne. Sei tra i protagonisti della nuova pubblicità della Iliad. Da poco è uscito un articolo a te dedicato su OGGI e sei in procinto di rilasciare il tuo primo film (prodotto per Essence). Cosa vuoi raccontarci in merito a tutte queste tue attività?
Iniziamo da Uomini e Donne dicendo che è stata una bella esperienza. Non ho trovato l’amore ma ho conosciuto persone molto diverse tra loro che mia hanno lasciato, ognuno in maniera diversa, qualcosa. L’ho vissuta come una crescita personale, un modo per capire meglio ciò che davvero desideravo dalla vita dal punto di vista dei sentimenti.
La nuova pubblicità Iliad è stata molto divertente da girare. Un’altra esperienza assolutamente da fare e che vorrei ripetere.
Le pubblicità sono piccole opere d’arte, ci sono dietro a ciò che vediamo in trenta secondi grandi professionisti. Girare uno spot è come girare un film in piccolo, con registi, come in questo caso, che ti insegnano altre sfaccettature del tuo lavoro. La cosa più carina e divertente, poi, è che per strada molti mi guardano mi sorridono e poi mi dicono: “mai!”.
Lo spazio che ha voluto dedicarmi Oggi è stata una grande soddisfazione. Un articolo che ha raccontato di me e del mio ultimo singolo in maniera dettagliata senza tralasciare nulla, anzi sottolineando le mie emozioni.
Ancora, il mio film. “Oltre le nostre vite” è dedicato al mondo del noir dove un’illuminazione ricca di chiaroscuri, il contrasto tra luci e ombre rappresenta simbolicamente il conflitto tra bene e male. Protagonisti della “pellicola” sono Alex, che io impersono, uno psicanalista con un incubo ricorrente, e Claire, che deve combattere una dura battaglia contro se stessa e le sue introspettive paure.
Il film racconta di due anime gemelle che il destino ha fatto incontrare e che dopo aver sviscerato e rivissuto esperienze lontane nel tempo ritrovano la perduta serenità e l’amore. La prima produzione della “Essence” sarà visibile sulle maggiori piattaforme. Il film, per il quale abbiamo lavorato incessantemente per sei settimane, è stato girato tra la provincia di Roma e di Latina nelle splendide cornici, per citare alcuni esempi, del Circeo e di Doganella di Ninfa e mi vede anche come regista.
– … e quando hai incominciato a fare musica?
Da sempre. Non ho memoria di me senza musica. Ero molto piccolo quando ho iniziato a suonare la chitarra e a cantare.
Sono cresciuto a pane e Nirvana con contorno di Led Zeppelin e Bob Dylan, Pink Floyd e Guns n’ Roses con il loro hard rock. Ho seguito i Nirvana fino al 1994, anno della morte di Kurt Cobain, da fan sfegatato… ma ancora oggi non disdegno.
Che dire dei Led Zeppelin? Anche la loro musica e il desiderio di cantare le loro canzoni mi hanno spinto a prendere in mano la chitarra. Se dovessi dire quante volte ho suonato “Stairway to Heaven” perderei il conto. Pink Floyd e Guns n’ Roses, soprattutto questi ultimi, sono miei compagni di viaggio nei momenti più duri. Metto in mano la chitarra elettrica e i momenti bui diventano luce.
Dallo scorso anno ho voluto cambiare l’ordine delle cose e oltre a suonare e cantare, eseguire le cosiddette cover, ho deciso di mettere nero su bianco le mie emozioni e trasformare i miei sentimenti, i miei pensieri in note. Ho iniziato a fare musica, la mia musica e con un genere tutto mio, credo anche facilmente riconoscibile.
– Parliamo allora di L’Essenza Migliore. Il tuo nuovo singolo… Una dedica a tua figlia…
L’essenza migliore non è solo una canzone, ma un inno all’amore vero, quello che si prova per i figli. Quell’amore che nasce già viscerale e che non muore mai, che cresce ogni giorno e si rafforza dietro ogni sorriso, ogni abbraccio, ogni gioia e ogni dolore. Nasce, dall’amore che provo per mia figlia, da quell’amore che ogni genitore prova per coloro che rappresentano la vera essenza della vita.
“Non sei nata nemmeno ma sento che sei già parte di me, in ogni respiro… E cos’è questo legame profondo che mi porta da te… sai che voglia avrei di rivivere noi, in quel momento in quell’istante”, queste le parole che descrivono il pensiero, il sentimento, le emozioni.
Ho scritto questa canzone perché vedo mia figlia crescere, le vedo abbandonare le sembianze da bambina per lasciare il posto a quelle da donna. Dentro di me si scatena un turbinio di emozioni, la voglia di rivivere i momenti in cui la mia piccola è venuta al mondo ma allo stesso tempo nasce in me la voglia di prenderla per mano e accompagnarla nel lungo, e speriamo non irto percorso, che sarà la sua vita.
L’essenza migliore racconta ancora una volta dell’amore, fondamentale nella mia vita, con particolare sensibilità mi dicono coloro che l’hanno ascoltata, perché pare che io sia una persona dotata di spiccata sensibilità, appunto. Di certo una parte di questa mia caratteristica la devo a mia figlia.
“Sono sveglio in questo sogno e penso che non vorrei più svegliarmi adesso che ogni giorno è perfetto, ora che tu illumini tutto intorno a noi”. Ogni giorno vivo un sogno, un sogno in continua evoluzione. Un sogno che durerà oltre la vita terrena. Ho deciso di raccontare questo sogno, ho preso in mano la chitarra e con gli occhi lucidi ho scritto di lei, di lei e di me. Desidero che questa mia lettera sia un segno tangibile dei miei sentimenti e che sia la testimonianza di questo momento storico, un momento in cui, come accennavo prima, mia figlia (ormai adolescente) si avvia a diventare donna con tutto ciò che questo comporterà. È una lotta tra sentimenti, un continuo contrasto… vorrei stringerla forte a me e sentirla ancora bimba e allo stesso tempo vorrei vederla volare libera e realizzare i suoi sogni nel grande circo che è la vita. È il momento giusto, il suo momento e il mio, per starle accanto con l’amore, con i gesti e con le parole.
– Tua figlia è l’amore della tua vita, che rapporto hai con lei?
Un rapporto speciale e unico. Mia figlia, nonostante sia ancora nel pieno dell’adolescenza, è molto matura e sensibile. È attenta e concreta ma allo stesso tempo vive in un mondo tutto suo, ancora acerbo e fatto di sentimenti puri e veri, vissuti tutti in un fiato. Attraverso lei guardo la vita con occhi diversi, vivo esperienze che altrimenti non avrei mai vissuto. Attingo ogni istante al suo pozzo, ogni giorno è fonte di ispirazione con la sua dolcezza, il suo grande cuore e la sua anima gentile. Anche per questo ho voluto dedicarle i miei pensieri e tradurre in musica ciò che provo. Siamo un tutt’uno. Siamo identici e diametralmente opposti. Viviamo ogni istante fagocitando la vita, il tempo trascorso insieme è pura linfa vitale.
– Quanto è difficile essere padre?
Molto. Purtroppo, o per fortuna, non esiste un manuale di istruzioni. Hai sempre paura di sbagliare, hai sempre quella sensazione di non poter esserci sempre, di non poterla proteggere da quegli aspetti poco felici che la vita nonostante ogni sforzo ti porta a vivere.
Nonostante i dubbi, nonostante le paure è il mestiere più bello al mondo. Io per lei ci sono e ci sarò sempre, nulla mi impedirà di essere ovunque lei vorrà e quando vorrà se avrà bisogno di me.
Viviamo in un momento storico particolarmente duro e complicato, la pandemia da Coronavirus, la guerra in Ucraina, le difficoltà della normale vita quotidiana che sembrano acuirsi sempre di più non rendono l’essere padre una passeggiata. Cerco sempre di renderla partecipe, di spiegarle il mondo, i fatti, gli accadimenti. Non è semplice ma credo che un buon padre debba preparare i figli a saper discernere, ad avere coscienza di sé e di ciò che li circonda. Io non mi esimo, è complicato ma è ciò che mi sento di fare, giorno dopo giorno.
– …ma ora concediamoci un po’ al gossip… Come procede la tua vita sentimentale al momento? Sei felice?
La mia vita sentimentale procede a gonfie vele. Ho accanto a me una donna speciale. Nel gioco della vita lei è la compagna perfetta con la quale giocare questo importante match. Sono molto felice. Sono felice che la vita mi abbia regalato l’opportunità di conoscerla, sono felice di quanto lei mi completi.
Sono un uomo all’antica, i valori legati alla famiglia sono uno dei miei principi cardine e non nego che nel futuro vedrei bene un altro figlio e la stabilità che solo un rapporto sano, puro, vero e sincero può darti.
Per fare puro gossip aggiungo che la mia compagna è, oltre ad essere una donna sensibile e intelligente, anche molto bella.
– …e a lei hai mai dedicato una canzone? E se sì, quale?
A questa domanda non risponderò. Leggerà anche lei questa intervista e non ho nessuna intenzione di spoilerare i miei progetti futuri in tal senso. Saprete, in futuro…
– Insomma, quanto spazio concede all’amore Fabio Martorana?
Fabio Martorana non concede spazio all’amore. Io vivo d’amore. Penso sia davvero il motore che muove il mondo e lo penso a trecentosessanta gradi. Io credo che tutto vada fatto con amore, che ogni giorno vada affrontato con amore. Amore per la famiglia, amore per il lavoro, amore per il prossimo… Sono una persona molto serena. Non perdo quasi mai la pazienza, non alzo mai la voce con nessuno. Non mi piace l’arroganza. Io vivo d’amore e penso sia l’unico modo per affrontare la vita. Oggi, credo che la gentilezza sia la vera trasgressione. Le persone gentili, che si presentano agli altri con garbo e che rispettano il prossimo sono una sorta di supereroi.
– Hai dedicato anche all’amore libero, senza costrizioni di genere e alla libertà di poter essere fragili una canzone, vero?
Assolutamente sì. Essere come sei, è il titolo della canzone. Un inno alla libertà di amare oltre i confini e i pregiudizi imposti da una società, ormai, orientata verso l’apparenza. Ignoranza e pregiudizi hanno da sempre affibbiato delle regole all’amore, ma l’amore è agli antipodi, rappresenta l’unica realtà al mondo che regole non ne ha. L’amore è dentro ognuno di noi e dentro ogni cosa, indipendentemente dal sesso e dal colore della pelle. L’amore è amore, semplicemente, sempre! “Non nasconderti da me… da te… da noi…” in questo verso racconto quanto sia importante per tutte le persone potere amare liberamente senza inutili pregiudizi.
“Tu sei la libertà di essere fragile”, lo ribadisco nel brano perché credo che il dono più prezioso nell’amore sia quello di poter essere liberi di mostrare le proprie fragilità.
Non bisogna nascondere al mondo la propria fragilità, non dobbiamo indossare una maschera per celare le nostre debolezze. Ognuno di noi deve poter esprimere se stesso attraverso il dono della libertà. Non si può e non si deve più avere paura di esprimere l’amore in ogni sua forma e in ogni suo colore. L’amore è come un arcobaleno, un disegno inebriante che al suo apparire nell’immensità del cielo fa vibrare le corde del nostro cuore.
– … E quanto tempo dedichi a te stesso, alla cura del tuo corpo, ai viaggi, alla cultura? Quali cose ti piace fare o quali hobby coltivi nel tuo tempo libero?
Dedico a me stesso tutto il tempo che posso. Ho un piccolo segreto, dormo poco, questo mi consente di non togliere tempo ai miei affetti e di dedicare le giuste attenzioni a me. Mens sana in corpore sano è da sempre il mio motto. Io nutro sia il mio corpo che la mia mente, leggo molto e sono molto curioso. Poi, grazie al mio lavoro devo continuamente documentarmi.
La musica è uno dei miei hobby, penso lo sarà per sempre. Vado a cavallo, spesso insieme a mia figlia.
Amo molto viaggiare e scoprire tutto il possibile dei luoghi nei quali mi reco. Mi piace, quando riesco, vedere mete che non siano solo e strettamente turistiche, il mio è anche un turismo culinario. I posti nei quali vai si conoscono anche attraverso il cibo.
– Preferisci la solitudine oppure la vita mondana?
Dipende dai momenti. Sono sempre stato una persona che ama stare in compagnia. Sono sempre stato quello con la chitarra in mano. Sono sempre in continuo movimento, amo conoscere nuova gente ma ci sono momenti nei quali amo la solitudine. Sto bene insieme a me, ma sono momenti che non si prolungano mai nel tempo.
– Parliamo del futuro. Cosa c’è in programma? A cosa stai lavorando e cosa deve aspettarsi il tuo pubblico?
Quanto tempo avete…? Nel mio futuro ci sono svariate cose in programma. Ve ne anticipo alcune. La musica sicuramente, sto già lavorando ai nuovi brani. Non uso a caso il plurale. Il mio pubblico deve aspettarsi che ancora una volta metterò le mie, e spero anche le loro, emozioni in musica. Penso che mi dedicherò alla musica più che alla recitazione, forse girerò altri spot per la televisione.
Poi, l’uscita del film che non sarà una passeggiata di salute, tanto lavoro pre e post per la promozione. Ma al momento non anticipo altro e vi do appuntamento al mio prossimo lavoro.